Ansia Anticipatoria:
Come Affrontare la Paura della Paura

ansia anticipatoria
Ultimo Aggiornamento: 16 Settembre 2023 di Francesco Minelli
  • Ti è mai capitato di sperimentare una forte ansia legata ad eventi futuri?

  • Ritrovarti ad avere tutta la tua attenzione sui possibili scenari catastrofici che potrebbero accadere?

  • e ad evitare di conseguenza tutte le situazioni correlate a quell’evento?

Allora hai sicuramente vissuto quella che si chiama Ansia Anticipatoria.

In questo articolo te ne parlerò approfonditamente e ti darò tutti gli strumenti per comprenderne le cause più comuni e il trattamento più adeguato. Infatti questa forma di ansia si manifesta come sintomo e non come una condizione mentale a sè stante.

Approfondirò inoltre le strategie per poter far fronte a tutti i sintomi fisici che la accompagnano e che sono spesso invalidanti.

Posso dirti che questa particolare forma d’ansia mi ha interessato personalmente in passato e ho dovuto lavorare molto su me stesso durante il mio percorso di Psicoterapia per trovarne le cause.

So quindi cosa significa averci a che fare, ma anche come affrontarla.

E so anche che lavorare solamente sulla gestione o eliminazione dei sintomi è un grosso errore che capita molto spesso di fare.

Sei pronto?

Cominciamo…

Al solito ti chiedo un piccolo favore prima di continuare a leggere. Per te è solo un click, per me un modo di crescere e far conoscere queste informazioni a più persone possibili, così come tenere sempre aggiornati questi articoli. Ti ringrazio!

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO:

Indice dei contenuti

Preferisci i miei contenuti in formato video?

ISCRIVITI AL MIO CANALE

I DISTURBI D’ANSIA IN CIFRE

La prevalenza dei disturbi ansiosi nel mondo varia dal 2,5 al 7% a seconda del paese.

A livello globale, i dati del 2017 indicano che ne hanno sofferto circa 284 milioni di persone, rendendolo così il disturbo mentale più comune.

Cliccando sull’Italia, possiamo vedere come nel 2017, la percentuale sia del 5,63%

In questo secondo grafico possiamo invece notare la differenza in percentuale tra uomini e donne a livello globale: il 63% (179 milioni) risultano donne, contro il 37% (105 milioni) di uomini.

Cliccando sul quadratino dell’Europa possiamo notare dove è posizionata l’Italia.

Bene.

Dopo aver visto alcuni dati che confermano la presenza sempre più costante di questo disturbo, andiamo ora a parlare della forma d’ansia definita come Anticipatoria.

CHE COS’È L’ANSIA ANTICIPATORIA?

L’ansia anticipatoria è la preoccupazione per il futuro, la paura che possano accadere cose molto brutte o che non si riesca a portare a termine con successo ciò che si è deciso di fare. È l’ansia che proviamo quando anticipiamo inconsapevolmente una decisione, un’azione o una situazione difficile.

Si manifesta quindi in previsione di un evento o di una situazione.

Potresti provarla per un evento nuovo, nuove conoscenze, nella tua relazione intima (ad es. se soffri di Dipendenza Affettiva) oppure prima di affrontare un esame, un compito importante, un viaggio o un’intervista di lavoro.

Questa forma è perfettamente normale e di solito dura un periodo di tempo ridotto.

Al contrario, diventa problematica quando queste stesse situazioni creano sensazioni molto forti e persistenti, manifestazioni corporee evidenti e una paura eccessiva che porta all’evitamento continuo della situazione stessa.

Un esempio tipico avviene quando si continua a rimuginare sul fatto che il battito cardiaco accelerato stia indicando un attacco di cuore.

Come risultato si è sempre ansiosi perché la mente tende a prevedere sempre l’esito peggiore possibile, si sta sempre in tensione e si analizza continuamente il proprio corpo alla ricerca di sensazioni che possano segnalare un altro attacco.

Questa paura è sempre legata a qualcosa che potrà avvenire nel futuro e non ad una minaccia nel presente.

Come ho già sottolineato in precedenza però, questa forma di Ansia si manifesta principalmente come sintomo di qualcos’altro. Viene spesso direttamente collegata al Disturbo di Panico, ma può essere anche una manifestazione di altri disturbi.

Vedremo tra poco quali.

ANSIA ANTICIPATORIA COME SINTOMO
DEL DISTURBO DI PANICO

L’Ansia Anticipatoria è strettamente correlata al modo in cui pensiamo e sentiamo.

Nel Disturbo di Panico ad esempio, i pensieri sono generalmente focalizzati su preoccupazioni reali o immaginarie di avere un attacco in situazioni che potrebbero essere imbarazzanti, scomode oppure che si potrebbe avere un attacco cardiaco o morire.

In questo tipo di disturbo, l’ansia può superare di molto i limiti considerati “normali“. La paura di avere un attacco può essere associata a qualsiasi situazione o evento, piccolo o grande che sia.

Questo può portare persino alcune persone a non uscire mai di casa fino ad entrare in Depressione.

ansia-anticipatoria

Alcuni pensieri comuni possono essere:

  • Che succede se mi ritrovo a guidare e ad avere un attacco di panico?
  • Che succede se comincio a sentire il panico in un centro commerciale o in un luogo affollato e rischio di fare brutta figura?
  • E se invece esco per fare una passeggiata e comincio a star male e non riesco più a tornare a casa?

Questo tipo di pensieri causa una forte Ansia Anticipatoria che può portare ad evitare tantissime situazioni. Può essere così intensa da causare una condizione chiamata Agorafobia (paura degli spazi aperti e degli ambienti non familiari).

Andiamo adesso allora a vedere quali ne sono i sintomi fisici.

QUALI SONO I SINTOMI
DELL’ANSIA ANTICIPATORIA?

Tutti possono vivere momenti di ansia anticipatoria di tanto in tanto, ma per alcuni può diventare così acuta da condizionare la vita di tutti i giorni. Questo tipo di ansia può essere così intensa da causare sintomi fisici e cognitivi specifici.

L’ansia anticipatoria normale tende a manifestarsi quando l’individuo ha motivi validi per prevedere un possibile esito negativo di una particolare situazione. In questi casi è più che legittimo provare questa sensazione: più è probabile l’esito negativo o più gravi sono le conseguenze che potrebbero derivarne, più è normale provare ansia anticipatoria (es. non aver studiato per un esame).

Quando è più seria, però, i sintomi di questa forma di Ansia sono simili a quelli del Disturbo d’Ansia Generalizzato.

I più comuni sono:

  • sentimenti di apprensione o paura
  • sentirsi tesi o nervosi
  • irrequietezza e stanchezza diffusa
  • costante attenzione ai segnali di pericolo
  • difficoltà di attenzione e concentrazione
  • battito cardiaco accelerato o respiro corto
  • mal di testa, nausea, insonnia o altre somatizzazioni
  • sudorazione, tremori e contrazioni
  • mal di stomaco, minzione frequente o diarrea.

Ovviamente questi sintomi possono manifestarsi da soli o in combinazione tra loro e spesso sono strettamente collegati ad una situazione percepita come “pericolosa“. Chi soffre di ansia anticipatoria può inoltre sentirsi ansioso per ore, giorni, settimane o mesi prima di un evento.

La ruminazione del pensiero fa riferimento proprio a ciò che ho descritto nel paragrafo precedente e può creare anche vari problemi a livello relazionale, bassa autostima, problemi nell’attenzione e concentrazione e nella gestione emotiva.

Continua a seguirmi perché a breve ti parlerò delle migliori strategie proprio per gestire questi sintomi e i migliori tipi di trattamento.

Andiamo però prima a vedere in quali altri disturbi si può manifestare questo tipo di Ansia.

ANSIA ANTICIPATORIA COME
SINTOMO DI ALTRI DISTURBI

Avrai sicuramente sentito parlare di questa forma d’ansia come sintomo del Disturbo da Attacchi di Panico. Abbiamo già visto come in questo caso si manifesti prevalentemente come una paura eccessiva di avere altri attacchi.

ansia-anticipatoria

In realtà questa tra le cause di questa forma di ansia esistono altri disturbi specifici, in particolare:

1) Ansia Sociale

Nell’ambito dell’ansia sociale, può essere collegata a pensieri quali:

  • Cosa succede se poi arrossisco?
  • Che succede se mi ritrovo senza nulla da dire?
  • Cosa succede se mi blocco?
  • Nessuno è veramente interessato in ciò che ho da dire

I pensieri sono collegati ad avvenimenti futuri, ma anche alla propria percezione di sé e ad una scarsa autostima che tende ad anticipare un fallimento futuro. Ciò porta spesso a sperimentare un profondo senso di solitudine interiore.

2) Ansia legata a condizioni di Salute

Può essere collegata a pensieri quali:

  • E se i dottori si sbagliassero?
  • E se fossi un caso particolare e non c’è una cura per me?
  • E se dalle analisi emergesse un tumore o un problema cardiaco serio?

Come possiamo vedere tutti pensieri e preoccupazioni eccessive legate ad una condizione che potrebbe esserci in futuro, ma al momento non è presente.

Si manifesta anche nell’Ipocondria.

3) Disturbo Post Traumatico da Stress

In questo disturbo l’ansia si può manifestare come paura che l’evento traumatico si possa ripresentare in qualche modo anche in altre situazioni percepite come simili.

Ciò porta a sforzi per evitare in modo fisico e psichico qualsiasi elemento associato al trauma come luoghi, persone, attività, pensieri e sensazioni.

Collegato a ciò c’è un vero e proprio aumento generale del livello di attivazione: ipervigilanza, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, ricordi intrusivi, flashback, ecc.

Ok se mi hai seguito fin qui adesso mi congratulo con te perché siamo arrivati alla parte pratica: parlerò prima di tutto delle strategie per gestire i sintomi di questa particolare forma d’ansia, per poi passare ai migliori tipi di trattamento.

QUALI SONO I RIMEDI PER L’ANSIA ANTICIPATORIA
E COME PUOI IMPARARE A GESTIRLA?

In questa ultima parte dell’articolo voglio lasciarti alcune strategie pratiche (validate dalla ricerca scientifica) per gestire i sintomi di questa forma d’ansia e per iniziare a lavorarci sul serio.

1) Pratica le tecniche di rilassamento

Partiamo dal presupposto secondo il quale l’ansia tende a prendere il sopravvento sul nostro corpo ed è necessario uno sforzo consapevole per riuscire a gestirla al meglio. Uno dei migliori modi è tramite le tecniche di rilassamento: concentrarsi sul respiro e cercare di rallentarlo può ridurre in maniera significativa i livelli di ansia e aiutarci a riportare l’attenzione nel presente.

In particolare, la respirazionedi pancia è una tecnica molto semplice da implementare e che non dipende dal luogo in cui sei. Eccone un esempio:

  • Puoi sederti con gli occhi chiusi e focalizzare la tua attenzione sul respiro.
  • Rimani consapevole della sensazione del respiro che entra e esce dalle tue narici. Non importa per quanto tempo riesci, importa l’intenzione di farlo.
  • Mentre respiri prova a respirare di pancia e non di petto. Puoi capire se stai facendo nel modo giusto se la tua pancia si sta gonfiando (si, sto parlando della Respirazione Diaframmatica).
  • Inspira per 4 secondi, attendi e poi espira per altri 6 secondi.

Puoi provare questo esercizio per circa 5-10 minuti o quando senti che la tua Ansia e agitazione sono molto alte.

La respirazione profonda diaframmatica è una strategia di riduzione dell’ansia molto potente perché va ad attivare la risposta corporea di rilassamento: ciò aiuta il corpo a passare dalla fase di attacco-fuga a quella di rilassamento (per approfondire leggi questo articolo: Teoria Polivagale)

Ho inoltre già parlato in molti altri articoli della Mindfulness (che ti consiglio di provare a prescindere) e se vuoi provare alcune meditazioni guidate ti consiglio la mia Playlist. Puoi inoltre provare il Respiro Fisiologico.

Un’altra tecnica molto valida è il Rilassamento Muscolare progressivo.

2) Sfida i pensieri ansiosi

Può essere utile sfidare direttamente i nostri pensieri ansiosi.

Possiamo iniziare riflettendo sugli scenari migliori e peggiori di una determinata situazione e valutando se ciò a cui stiamo pensando sia davvero realistico. Spesso, infatti, non riusciamo a renderci conto di quanto la nostra mente tenda a catastrofizzare il futuro in maniera automatica. Alcune domande che puoi porti sono:

  • Preoccuparsi così tanto è realistico?
  • E’ successo sempre questo in passato, quando mi sono trovato in questa situazione?
  • Potrei affrontare la situazione in qualche modo?
  • Se succede qualcosa di negativo, questo cosa dice di me?

Un buon esercizio, inoltre, può essere quello di iniziare a scrivere su un diario cosa ci spaventa, quali scenari catastrofici costruisce la nostra mente e cosa è sotto il nostro controllo. Questo esercizio potrà anche aiutarci ad accettare che l’incertezza è una parte naturale della vita e che non possiamo (né dobbiamo) controllare tutto.

Un’altra modalità che sto sempre più considerando nel mio lavoro è quella di applicare la Compassione a tutte le manifestazioni emotive.

In questo video ti spiego a fondo come imparare a calmare e gestire l’Ansia regolando il Sistema Nervoso (ti consiglio di dargli un’occhiata):

3) Trova una distrazione sana

Talvolta abbiamo bisogno di spostare la nostra attenzione su altro per poter gestire i pensieri ansiosi. Alcuni es. possono essere una passeggiata, una telefonata, ascoltare musica, uscire con gli amici, leggere oppure impegnarsi in attività che diano un senso di scopo e progresso.

4) Agisci!

L’ansia anticipatoria può portarci a rimandare continuamente ciò che ci spaventa.

Ci sono però piccole azioni quotidiane che possono aiutare ad affrontare la situazione temuta: cercare di spezzettare l’obiettivo in piccoli passi è sempre il miglior modo per raggiungerlo. Questo articolo può aiutarti se ad esempio soffri di ansia da prestazione.

5) Pratica esercizio fisico

Moltissime ricerche della letteratura internazionale hanno mostrato come l’esercizio fisico (così come per i sintomi depressivi) possa ridurre in maniera significativa i sintomi ansiosi. Basta iniziare anche solo con passeggiate di un’oretta circa.

6) Parlane con qualcuno e cerca aiuto

Ricordati che non devi affrontare tutto da solo. Parlare con una persona fidata è il primo passo per affrontare ciò che temi. Chiaramente, se ti accorgi che la situazione è troppo difficile da gestire puoi sempre considerare l’aiuto di un professionista.

Ecco perché a questo punto non mi rimane che parlarti dei trattamenti più comuni di questa forma d’ansia.

facebook gruppo articoli

Entra a far parte della mia community ufficiale su Facebook.

All’interno potrai condividere la tua storia, farmi domande o confrontarti sui temi psicologici che ti stanno a cuore.

Col tempo è diventato un vero e proprio spazio di ascolto, comprensione e supporto. Unisciti ai 10.000+ membri.

QUALI SONO I POSSIBILI TRATTAMENTI
PER L’ANSIA ANTICIPATORIA?

Se il livello di ansia che sperimenti quotidianamente è elevato il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista della salute mentale.

Esistono diversi approcci che possono permetterti di affrontare e risolvere questo disturbo:

La Terapia Cognitivo-Comportamentale può ad esempio aiutarti ad identificare e cambiare i processi di pensiero e i comportamenti indesiderati.

Esistono molti articoli sull’efficacia della terapia cognitiva in questo tipo di disturbi e in particolare sulla riduzione dei sintomi (a volte in concomitanza con trattamenti farmacologici).

Poco si scrive però sull’efficacia di un altro tipo di approccio ai disturbi ansiosi, il quale può aiutarti non solo a livello sintomatologico o di pensiero ma anche a comprendere il significato più profondo della tua ansia e dei sintomi associati: l’approccio psicodinamico.

Vediamolo più nel dettaglio

La Psicoterapia Psicodinamica come trattamento dell’Ansia Anticipatoria

Secondo questo approccio l’ansia è vista come la cosiddetta “punta dell’iceberg” ed è causata da emozioni inespresse che si manifestano a livello corporeo.

Questo approccio non è interessato solo a capire “come” affrontare i sintomi, ma anche a capire “perché” ci sono e quale ne è la causa.

Si tratta di divenire consapevole dei conflitti inconsci e dei meccanismi di difesa che rinforzano i disturbi ansiosi.

L’ansia viene vista come un segnale per anticipare un pericolo e attiva una risposta psicologica interna: l’uso di difese o meccanismi di adattamento. Una volta attivate, le difese diventano il mezzo per proteggersi e il miglior modo per gestire emozioni, percezioni, impulsi o desideri.

Al contrario di ciò che avviene in altri approcci, durante le sedute di psicoterapia psicodinamica viene esaminato il disturbo considerando tutto il contesto e la storia della persona.

Tutte le sue parole, preoccupazioni così come le manifestazioni non verbali sono messe in relazione con i sintomi attuali.

Tutto ha un significato. Non ci si focalizza perciò soltanto sui cambiamenti comportamentali.

Ti starai chiedendo:
ma come avviene il cambiamento?

Il terapeuta deve offrire una relazione di empatia ed eliminare ogni giudizio, incoraggiando la curiosità del paziente verso i suoi stessi pensieri ed emozioni.

Non deve mai sminuire il vissuto del paziente.

Attraverso questa relazione sarà possibile attraversare varie fasi che permetteranno alla persona di scoprire parti di sé e significati nascosti.

L’obiettivo finale è quello di riuscire a confrontare queste paure e ansie alla luce del presente ed in un contesto protetto. Spesso è necessario un percorso che richiede tempo e pazienza, ma porta una graduale desensibilizzazione e riduzione dei sintomi ansiosi lavorando anche sulle cause.

Esprimere ciò che senti, specialmente in un contesto come quello terapeutico, è proprio ciò che aiuta a “guarire“.

CONCLUSIONE

Riassumendo brevemente, in questo articolo ho parlato di Ansia Anticipatoria sottolineando:

  • la differenza tra la forma normale e quella problematica
  • come si manifesta nel Disturbo di Panico
  • quali sono i più comuni sintomi fisici
  • quali sono altri disturbi nella quale si manifesta
  • come affrontare i sintomi più comuni
  • quali sono i possibili trattamenti

Ti lascio a questo punto un paio di domande!

1) Cosa ne pensi dell’articolo e cosa vorresti approfondire?
2) Hai altre strategie che conosci e che ti piacerebbe condividere?

Fammelo sapere nei commenti!

Un saluto!

ALCUNI RIFERIMENTI:

https://adaa.org/
https://www.healthline.com/health/anticipatory-anxiety
https://www.medicalnewstoday.com/articles/anticipatory-anxiety#coping-tips

– Butler, G., Mathews, A. (1987). Anticipatory Anxiety and Risk Perception, Cognitive Therapy and Research, Vol. 11, 5, pp. 551-565.
– Grupe, D. W., Nitschke, J. B. (2013). Uncertainty and anticipation in anxiety: an integrated neurobiological and psychological perspective, Nature reviews, Neuroscience14(7), 488–501.
– Guillamón, N. (2008). Ansiedad y Ejercicio Físico: Clínica de la Ansiedad. Recuperado el Octubre de 2017, de Sitio Web de Clínica de la Ansiedad: https://clinicadeansiedad.com/soluciones-y-recursos/prevencion-de-la-ansiedad/ansiedad-y-ejercicio-fisico/

[yasr_visitor_votes]
 

Potrebbero interessarti anche:

amare se stessi
31 commenti
  1. Fortunato
    Fortunato dice:

    Buona sera io ne soffro da piccolino d’ansia e sempre con me va viene nn so come liberarmi di questo incubo però piano piano cerco di liberarmi cela farò nulla e impossibile nella vita poi questa pagina del dottore mi sta agliutando molto siete davvero bravissimo comprensivo vorrei tanto conoscerla siete davvero speciale complimenti un vero professionista.

    Rispondi
  2. Sara
    Sara dice:

    Buongiorno dottore, ho letto con interesse diversi suoi articoli. Ci tenevo a farle i complimenti. Soffro da anni di ansia, preattacchi di panico( come li definisce il mio medico), senso di soffocamento, e altre cose.. leggere i suoi articoli è una sorta di psicoterapia fatta a casa. Sono caratterialmente una persona solare, e il mio modo di fare spesso porta le persone a sottovalutare invece i seri problemi che ho legati a queste cose. In genere mi sento rispondere che devo stare tranquilla, perché non c’è nessun motivo per preoccuparsi,o che l’ansia ce l’hanno tutti, o Risposte simili, mi viene proprio voglia di dare alla persona una botta in testa. Leggendo i suoi articoli invece mi sono sentita rassicurata e capita. La ringrazio anche perché si prende il tempo di scrivere articoli on-line, accessibili a tutti, permettendo così alle persone di ascoltare e farsi aiutare anche virtualmente. Non smetta di pubblicare gli articoli. Grazie Sara

    Rispondi
  3. Antonio
    Antonio dice:

    Salve dottore e complimenti per la chiara spiegazione sul discorso ansia…. Io soffro da 15 anni circa di ADP curati ma non fino alla fine….. La. Mia ansia che mi assale è la paura di sentirmi male sul posto di lavoro davanti a tanta gente e con i miei superiori…… Perché si instaura questo meccanismo?

    Rispondi
  4. Francesca
    Francesca dice:

    Soffro d’ansia da qualche anno perché ho davvero tanta paura dei cambiamenti come andare via di casa o accettare la fine di una lunga relazione. Faccio terapia da qualche anno e nonostante la mia ansia sia diminuita moltissimo -a lcuni giorni è inesistente altri invece la sento molto-da qualche mese ho iniziato a praticare yoga per raggiungere maggior consapevolezza e provare ad avere più coraggio nelle cose. Posso chiederle cosa pensa di questa disciplina antichissima in relazione con la psicologia?

    Rispondi
  5. Filippo B.
    Filippo B. dice:

    La ringrazio molto per questo articolo è molto interessante, comprensibile ed utile.
    Molti professionisti tendono ad essere pomposi e poco diretti, invece lei va a spiegare e fornisce strategie pratiche.

    Sicuramente rivolgersi ad uno psicoterapeuta è la scelta giusta se si soffre di un disturbo come questo. Nel mio caso è stato così, non sono mai riuscito a risolvere le cose da solo, nonostante avessi provato varie volte.

    C’erano cause più profonde come scritto nell’articolo. L’ansia anticipatoria è solo un sintomo che nasconde ben altro.

    Grazie ancora!

    Rispondi
  6. Giorgio M.
    Giorgio M. dice:

    Complimenti per l’articolo dottore. Veramente utile! Io ho sofferto di ansia anticipatoria in vari momenti della mia vita

    Rispondi
  7. Rossella
    Rossella dice:

    È possibile che un ansia costante riguardante lo stato di salute si ripercuota con sintomi fisici come respiro corto e senso di svenire

    Rispondi
  8. Giulio
    Giulio dice:

    Salve, ho letto con interesse il suo articolo e le faccio i miei complimenti. In passato ho sofferto di depressione ansiosa con crisi di panico associati al concetto di morte, non come paura di morire ma come presenza di entità e con paura del buio sopratutto di notte. Certamente, io penso, che ci sia anche un’origine a questo, ed è dovuto anche ai racconti, nell’adoloscenza, da parte dei genitori, di fantasmi e di persone cattive che vengono a punirci se non fai il bravo bambino. Con il tempo ho imparato a superare il problema e di essere più razionale anche se un pò di paura fa parte di noi. Oggi sento ancora un forte stato di ansia che riconosco sia anticipatoria in quanto i sintomi sono simili a quelli da lei descritti che mi portano a correre con la mente e a vivere le problematiche che ne conseguono. Ovviamente penso che tale ansia sia collegata al concetto di morte descritto che ancora è presente è vivo in me. La ringrazio se può darmi una risposta e la saluto.

    Rispondi
  9. Vittoria Bianchi
    Vittoria Bianchi dice:

    Ho letto con interesse il suo articolo sull’ansia anticipatoria e mi ritrovo davvero in alcune delle fasi e situazioni descritte. Mi interessa molto un articolo sull’ansia problematica. Cosa mi consiglia? Dall’ansia si puo arrivare alla perdita della memoria?
    Grazie, e un cordiale saluto.

    Rispondi
  10. Mirela
    Mirela dice:

    Stò combattendo con l’ansia e attacchi di panico da 15 anni …. adesso qià sò controllare me stessa …. ma il suo articollo, molto interessante, grazie.

    Rispondi
  11. Mirciov Elisabetta
    Mirciov Elisabetta dice:

    Hi trovato l’articolo molto interessante grazie mille io combatto con attacchi di panico e disturbo post traumatico, grazie dei consigli apprezzo molto la sua disponibilità nel aiutare persone come me di quale ad altri non importa niente grazie Dottor Minelli

    Rispondi
  12. elviafaoro
    elviafaoro dice:

    Ho trovato l!articolo molto interessante,ecose che mi riguardano,credo che i suggerimenti che ha dato siano un valido aiuto,grazie dottore per la sua professionalità e gentilezza

    Rispondi
    • Attanasio valentina
      Attanasio valentina dice:

      Spiegazioni utilissime, articolo splendido, ma come affrontare la paura dei sintomi fisici. Quali tachicardia, mancanza di respiro, blocchi ,incapacità a gestire l attacco di panico? Grazie mille dottore

      Rispondi
  13. antonietta
    antonietta dice:

    Buonasera dottore Minelli, ho trovato molto interessante il suo articolo ,la ringrazio. Io soffro della sindrome dell’abbandono e appunto in determinate situazioni credo di avere l’ ansia anticipatore..e paura di non essere in grado di gestire il mio problema. Dunque per andrebbe bene la terapia dinamica?

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *