Ansia da Prestazione: Come superarla
andando alla radice del problema

ansia da prestazione
  • Ti è mai capitato di sperimentare una forte ansia legata ad una prestazione specifica?

  • ritrovarti a preoccuparti sempre di fare una brutta figura o di fallire?

  • e ad evitare così gli eventi stressanti collegati?

Allora non puoi perderti l’articolo di oggi, nel quale ti parlerò di Ansia da Prestazione.

Quando si parla di questo tipo di ansia si pensa sempre che sia legata alle situazioni intime e sessuali, ma non è così.

In questo articolo te ne parlerò approfonditamente e ti darò anche tutte le migliori informazioni per riconoscerne i sintomi e le cause più comuni (anche grazie ai contributi delle neuroscienze).

Al solito, nella parte finale dell’articolo, parlerò anche delle migliori strategie per poter far fronte ai sintomi e per lavorare a fondo sul problema.

Sei pronto?

Cominciamo…

Se conosci qualcuno che soffre o ha sofferto di questa forma d’ansia non esitare a inviargli questo articolo. Potrai aiutarlo a stare meglio e nel contempo potrai aiutarmi a crescere e a fornirti sempre contenuti aggiornati e approfonditi. Clicca sul tasto qui sotto per condividerlo sui social! Grazie!

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COS’È L’ANSIA DA PRESTAZIONE?

L’ansia da prestazione è la paura legata alla capacità di svolgere un compito specifico. Le persone che sperimentano questo tipo di ansia possono preoccuparsi di fallire un compito ancor prima che sia iniziato. Potrebbero inoltre credere che il fallimento si tradurrà in un’umiliazione o un rifiuto.

Milioni di persone soffrono per l’ansia da prestazione e può riguardare atleti, musicisti, attori o presentatori di vario genere così come qualsiasi altro individuo

E’ scontato ricordarlo:

Questo tipo di preoccupazioni possono anche riguardare il sesso e le relazioni intime.

Andremo a breve ad approfondire 2 delle tipologie più comuni.

Tornando a noi, quest’ansia può impedirti di fare ciò che ti piace e influenzare i tuoi rapporti interpersonali e lavorativi. Può inoltre influenzare negativamente la tua autostima e sicurezza in te stesso.

Tende anche a variare da persona a persona: molte persone sperimentano un livello accettabile di nervosismo, ma altre arrivano a provare veri e propri attacchi di panico.

Avere il peso del mondo sulle spalle

L’ansia da prestazione può sembrare irrazionale. Una presentazione mediocre a un cliente non equivale alla morte e probabilmente non porterà neanche alla fine di una relazione professionale.

Spesso diciamo a noi stessi e ai nostri figli di non reagire eccessivamente a questi ostacoli temporanei – di essere razionali – ma l’ansia rende tutto molto più difficile.

ragazzo sui libri

Le emozioni stressanti emergono quando le richieste che ci vengono poste superano le nostre risorse per rispondere: ad esempio le persone stressate rispetto alla loro situazione finanziaria sentono di avere troppo peso per le loro risorse (es. bollette da pagare, tasse ecc.).

Questo stress si può facilmente trasformare in pressione: devo avere più soldi, non potrò pagare l’affitto ecc. Per molte persone la possibilità di guadagnare rapidamente di più è improbabile e così la pressione non fa che aumentare a dismisura.

Alcuni studi riportati dalla “American Psychological Association” indicano che gli studenti oggi si sentono più sotto pressione che mai. Alcuni sperimentano periodi di depressione e quando entrano nel mondo del lavoro, la loro suscettibilità all’ansia è a livelli molto elevati.

Andiamo adesso a vedere quali sono i sintomi principali di questa forma d’ansia.

QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI
DELL’ANSIA DA PRESTAZIONE?

La paura e l’ansia non sono necessariamente disturbi mentali, ma reazioni normali ad una situazione stressante.

Molte persone sperimentano una certa percentuale di ansia prima di una performance, ma altre hanno livelli molto estremi che interferiscono con le loro abilità.

Questo livello eccessivo di ansia è determinato dal meccanismo di “attacco-fuga” del corpo.

È una reazione a livello di sistema nervoso molto simile a quella che avviene quando c’è un pericolo reale per la nostra vita (attivazione del sistema simpatico).

Vediamo alcuni sintomi tipici:

  • sudorazione eccessiva, palpitazioni, brividi o pressione sanguigna elevata.
  • sensazione che ci sia un nodo allo stomaco.
  • aumento degli errori durante la performance.
  • tremore e nausea.
  • tendenza a ritirarsi dalla performance.
  • respiro affannoso.
  • bocca e gola secche.
  • mani, ginocchia e voce tremolante.
  • mani sudate e fredde.
  • cambiamenti nella visione.

Insomma, come in qualsiasi altro disturbo ansioso, anche questo si manifesta attraverso varie somatizzazioni. Se vuoi approfondire puoi anche leggere il mio articolo sull’Ansia Anticipatoria.

Andiamo adesso a cercare di capire quali sono le cause più comuni.

CHE COSA CAUSA L’ANSIA DA PRESTAZIONE?

Qualsiasi situazione nella quale vuoi esibirti al meglio e sei preoccupato della tua abilità di farlo può creare ansia da prestazione.

Se non è gestita al meglio, quest’ansia può sopraffare anche il più esperto dei talenti.

Anche il semplice anticipare un evento stressante può causare quest’ansia.

A livello cerebrale è stata dimostrata una maggiore attività in alcune regioni (come la corteccia insulare) responsabili della sensazione di essere minacciati o del dolore stesso. In altre parole, quando le persone riferiscono che queste esperienze sono dolorose c’è una certa dose di verità.

Ricorda:

L’ansia da prestazione non indica una mancanza di talento o capacità

Si crea spesso una profezia autoavverante. Queste reazioni del corpo possono effettivamente distrarre la persona e influenzare la sua performance. In questo modo si crea un circolo vizioso nel quale la prestazione è scadente e le preoccupazioni aumentano.

La persona può credere che questi errori siano l’evidenza e la giustificazione della sua ansia.

Ciò può portarla ad evitare in tutti i modi performance future e può portare anche ad altri disturbi, tra i quali depressione e ansia sociale.

uomo preoccupato

L’ansia estrema può attivare, come abbiamo detto poco fa, la risposta di “attacco-fuga” del corpo che porta a tutti i sintomi di cui sopra (in questo senso la Teoria Polivagale di S. Porges può spiegare molte di queste reazioni automatiche a livello di sistema nervoso autonomo).

Queste reazioni sono legate ai nostri meccanismi di sopravvivenza e quindi non possono essere controllate solo con la semplice volontà.

La reazione di “attacco-fuga” causa l’attivazione del sistema simpatico che rilascia alcune sostanze chimiche come l’adrenalina e il cortisolo.

Questo sistema si è costruito durante l’evoluzione come una misura protettiva nei confronti di pericoli reali (es. animali) e rimane attiva anche ai giorni nostri nei confronti dei “pericoli” della nostra era moderna (es. renderci ridicoli).

Ma perché le reazioni innescano una forte risposta emotiva in alcune persone e non in altre?

Ci sono vari fattori in gioco tra i quali:

  • Temperamento: alcune persone sembrano essere nate con un sistema nervoso più sensibile o più introverse di altre.
  • Esperienze passate: se hai avuto cattive esperienze in pubblico o magari in un contesto scolastico o relazionale (es. prese in giro) ciò può influenzarti anche oggi. L’ansia ti segnala il pericolo di venire ridicolizzato ancora e cerca di evitarti di provare le stesse emozioni negative di un tempo.
  • Livello di esperienza: è molto più comune avere l’ansia da prestazione se stai performando per la prima volta oppure non hai molta esperienza a riguardo.
  • Stress situazionale: se nella tua vita ci sono molti fattori stressanti allora sei sicuramente più sensibile a livello emotivo e ciò ti renderà più vulnerabile a questo tipo di ansia.

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LE TIPOLOGIE PIU’ COMUNI

Ansia da Prestazione Sessuale

Il sesso dovrebbe essere un’esperienza piacevole, ma non sempre è semplice goderla se siamo costantemente preoccupati dalla nostra prestazione.

Cos’è l’ansia da prestazione sessuale?

L’ansia da prestazione sessuale è un tipo di ansia legata al sesso e si manifesta in diverse modalità a seconda delle persone.

Le donne possono avere una significativa diminuzione nell’interesse o nel desiderio, difficoltà a raggiungere l’eccitazione o l’orgasmo oppure sperimentare dolore fisico durante l’atto. Gli uomini possono avere difficoltà a mantenere l’erezione oppure avere problemi di eiaculazione precoce o ritardata.

Per alcuni individui l’idea di fare sesso è così ansiogena da portare ad evitarlo in tutti i modi.

Non bisogna dimenticarlo:

Il sesso è molto più di una semplice risposta fisica: anche le tue emozioni sono molto importanti e quando la tua mente è troppo stressata, il tuo corpo la segue.

Per alcuni individui l’idea di fare sesso è così ansiogena da portare ad evitarlo in tutti i modi. Ci sono diverse preoccupazioni che possono portare al problema:

  • La paura di non riuscire a soddisfare il proprio partner.
  • un’immagine corporea negativa, inclusa la preoccupazione per il proprio peso.
  • il continuo confronto con gli altri o con precedenti partner.
  • ansia per non essere in grado di avere un orgasmo (o averlo troppo presto) e godersi l’esperienza sessuale.
  • problemi relazionali.

Quando sei così focalizzato sulla tua performance non puoi concentrarti su ciò che stai facendo e queste preoccupazioni possono portare il tuo corpo a rilasciare ormoni dello stress come l’epinefrina e la norepinefrina.

A volte, alla base di questi problemi, ci possono essere traumi (es. abusi) che innescano reazioni emotive al solo pensiero del sesso.

Ansia da Prestazione Scolastica

L’ansia da prestazione scolastica è un tipo di ansia legata alle prestazioni scolastiche.

Gli studenti con questo tipo di ansia sono preoccupati di fallire un esame, un test, una presentazione o un compito specifico.

Abbiamo tutti avuto un po’ di ansia durante il periodo scolastico: ciò è perfettamente normale. Gli esami di terza media o di maturità (così come gli esami universitari) possono indicare un passaggio importante per un ragazzo.

Se però queste sensazioni sono prolungate e interferiscono con le attività quotidiane o peggiorano nel corso del tempo ciò può indicare la presenza di un disturbo ansioso.

ragazza stressata

L’ansia da prestazione scolastica può inoltre ostacolare la capacità di uno studente di parlare di fronte a una classe, durante una presentazione o semplicemente quando viene chiamato dall’insegnante, bloccando così i suoi progressi.

Tra i sintomi fisici abbiamo:

  • mal di testa.
  • nausea.
  • sudorazione eccessiva.
  • sensazione di testa leggera.
  • battito cardiaco accelerato.

Tra quelli emotivi invece ci sono sensazioni di impotenza, paura, rabbia o tristezza spesso accompagnate da sintomi cognitivi come la difficoltà di concentrazione, pensieri negativi ripetitivi e comportamenti di chiusura o aggressivi.

Mi segui ancora?

Bene!

Perché siamo finalmente arrivati alla parte pratica nella quale ti parlerò di 5 passi essenziali per affrontare una volta per tutte questa forma d’ansia.

Andiamo avanti…

COME SUPERARE L’ANSIA DA PRESTAZIONE?
I 5 PASSI

Imparare a ridurre la pressione che sperimentiamo giornalmente è un’abilità molto importante. Ancora più quando si manifesta come ansia da prestazione.

Vediamo alcune strategie che possono aiutarti a combatterla e superarla.

1) Impara ad ascoltare il tuo corpo e a gestirne i segnali

Come abbiamo visto, una parte importante dell’ansia da prestazione è la reazione fisica del corpo allo stress e alla paura (la risposta di “attacco-fuga“). Esistono alcuni metodi comportamentali per ascoltare il tuo corpo e gestirne le reazioni.

Una pratica molto importante è quella di portare consapevolezza alle reazioni corporee momento per momento. Questo può essere imparato attraverso la meditazione mindfulness.

Lo ho già sottolineato in altri articoli:

La mindfulness può aiutarti a coltivare una maggiore consapevolezza del momento presente. Questo è molto utile soprattutto quando si soffre di ansia, perché le preoccupazioni tendono ad essere basate o sul passato (es. “ho sbagliato la scorsa volta e allora…“) o sul futuro (“cosa succederà se sbaglierò ancora..“).

Se riesci a focalizzarti sul presente la tua ansia diminuirà.

meditazione mindfulness

Una pratica base, quando ti capita di avere reazioni corporee è questa:

  • fai 2-3 bei respiri profondi.
  • porta la consapevolezza sulla reazione fisica del tuo corpo (es. battito cardiaco accelerato, mani fredde o sudate, respiro affannoso).
  • cerca di mantenere la consapevolezza su quest’area senza fare altro.
  • osserva questa sensazione e prova a vedere se cambia di intensità.

Questa strategia è utilizzata in psicoterapia per regolare le reazioni corporee e riportare il corpo ad uno stato di maggiore tranquillità.

2) Prova ad entrare in contatto con le tue emozioni e i tuoi pensieri

Invece di contrastare i pensieri o le sensazioni innescate dall’ansia prova ad ascoltarli.

Qual è la paura di fondo verso cui punta la tua ansia?

La tua ansia ti tormenta ma può anche insegnarti di cosa hai bisogno per guarire: punta proprio alle parti di te che hanno bisogno di essere ascoltate.

Prova ad ascoltare cosa emerge.

Di solito è una parte bambina o comunque giovane che è bloccata in situazioni spaventose del passato.

Magari si è sentita scartata, rifiutata, giudicata, valutata o amata solo per le sue prestazioni eccellenti e non si poteva mai permettere di sbagliare.

Ogni rischio di giudizio, figuraccia o possibile rifiuto riattiva queste parti già profondamente ferite e ciò innesca una reazione di difesa nel nostro corpo anche a livello di sistema nervoso.

E’ importante riconoscere queste parti, ascoltarle, accoglierle e portare compassione.

Per entrare più profondamente in contatto con queste emozioni e pensieri, la psicoterapia può aiutare molto.

3) Lascia andare il perfezionismo

Strettamente legata al punto precedente c’è la tendenza a dover essere sempre perfetti, che sta diventando sempre più comune e distruttiva nella nostra società

Il perfezionismo è quasi sempre alla base dell’ansia da prestazione (scolastica, lavorativa, sessuale). E si ricollega al concetto di aspettative che spesso la nostra famiglia d’origine o la società in generale ci impongono per sentirci “normali“.

Ci sono così tante aspettative irrealistiche riguardo le nostre prestazioni nel mondo esterno che si potrebbe scrivere un libro a riguardo.

Con i social oggi è tutto più accentuato dalla tendenza a mettere in mostra i propri successi o una vita straordinaria (spesso omettendo ciò che c’è dietro le quinte). Questo non fa che aumentare a dismisura l’ansia e il senso di inadeguatezza e vergogna.

La verità è che siamo tutti imperfetti.

ragazza allo specchio

Confrontare le tue paure e vulnerabilità, accettarti per ciò che sei e non sentire di avere il dovere di dimostrare niente a nessuno sono tutti passi importanti per superare queste sensazioni.

E dirò di più:

Imparare ad accettare te stesso e non sentire di avere il dovere di provare nulla a nessuno sono proprio i 2 elementi alla base della guarigione.

Ricordati che nessuno è perfetto e nessuno ha il diritto di aspettarsi che tu lo sia. Va bene commettere errori. Sei umano.

Ti è permesso di essere complicato, incerto e nervoso. Va bene così.

4) Preparati bene prima dell’evento

Un altro elemento che può influenzare in maniera importante la tua ansia è la preparazione.

Se ad esempio sai di dover parlare di fronte a un pubblico, prova a fare pratica con qualche amico. Se sai che dovrai essere video registrato, fai un po’ di prove davanti a una camera.

Nel caso della performance sessuale il discorso è un po’ diverso: in questo caso la migliore soluzione è quella di essere aperto con il tuo partner, mostrare le tue vulnerabilità e non nasconderle.

Cercare di nascondere le tue debolezze e non riuscire a parlarne apertamente finisce per renderle ancora più intense. Se ciò ti crea troppo imbarazzo allora prova a parlarne con un terapeuta.

5) Impara alcune tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento sono le più utilizzate per gestire l’ansia. La respirazione profonda o la meditazione possono avere un effetto calmante sul sistema nervoso e aiutare a gestire i sintomi fisici. Alcune di queste tecniche includono:

  • la respirazione diaframmatica.
  • la meditazione mindfulness (si, è anche una tecnica di rilassamento).
  • il rilassamento muscolare progressivo.

Più in particolare se l’ansia è legata al parlare in pubblico (o davanti ad una commissione) ci sono strategie quali:

  • stare in piedi in una posa rilassata ma sicura.
  • stabilire un contatto visivo con i volti più amichevoli.
  • continuare ad andare avanti piuttosto che soffermarsi sugli errori.
  • concentrarsi su ciò che si sta facendo piuttosto che sulla reazione del pubblico.

Inoltre, le ricerche hanno mostrato che ricordare a te stesso che sintomi come le mani sudate o il battito cardiaco accelerato sono segnali di eccitazione, piuttosto che indici di un probabile fallimento, può aiutare molto.

Come aiutare i bambini con l’ansia da prestazione scolastica?

L’ansia da prestazione è molto comune tra i bambini: può essere legata allo sport, alle interazioni con i compagni o alle prestazioni scolastiche.

Il ruolo dei genitori in questo è fondamentale, infatti hanno il compito far sentire amato il figlio a prescindere dai risultati delle prestazioni evitando di mostrare delusione.

Troppo spesso si crea competizione tra i bambini e questo non fa che danneggiare la loro autostima a lungo termine.

bambini che giocano a calcio

I genitori possono anche ridurre la loro ansia aiutandoli a prepararsi: avere un punto di riferimento presente ed accogliente può aiutarli a gestire meglio tutte le loro emozioni.

Sono molto validi anche i cosiddetti discorsi di incoraggiamento.

Ho raccolto qui alcuni punti da tenere sempre a mente:

  1. Riconosci e accogli l’angoscia di tuo figlio: alcuni genitori rifiutano l’ansia, dicendo ai figli “smettila di preoccuparti” oppure “fallo e basta!“. Ma non ci si può liberare delle proprie paure così facilmente e in questo modo non facciamo che far sentire il bambino sbagliato e accresciamo ancor più le sue insicurezze.
  2. Riconosci l’importanza dell’evento: dire a tuo figlio che un evento per lui significativo non è “niente di che” significa sminuire le sue emozioni. Ricordati che lui sta mettendo impegno in ciò che sta facendo ed è nervoso. Ha bisogno che tu ci sia per lui, non che minimizzi.
  3. Incoraggialo durante la preparazione e premia il suo impegno: complimentarsi per l’impegno è fondamentale per la fiducia in se stessi. Troppo spesso ci si focalizza solo sul risultato finale ma ciò è distruttivo: anche se tuo figlio non dovesse raggiungere un particolare risultato, ciò non significa che non si sia impegnato. Incoraggialo sempre ad impegnarsi e lascia stare il risultato.
  4. Offri un supporto senza condizioni: i genitori che mettono pressione o criticano il proprio figlio finiscono per aumentare la sua ansia da prestazione. Ricorda di far sapere a tuo figlio che non importa se avrà successo o meno, lo amerai comunque.

CONCLUSIONE

Bene!

Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo!

Come sottolineo sempre, questo è il punto di partenza per poter lavorare a fondo sulle tue paure e difficoltà. L’ansia da prestazione può essere superata e ci sono tanti approcci possibili per lavorarci in terapia.

Ricordati che evitando il problema, spesso si ingrandisce. Affrontandolo e prendendosi la responsabilità, invece, si può arrivare a risolverlo definitivamente.

Come sempre, se hai bisogno di contattarmi per una consulenza puoi farlo alla pagina dei Contatti.

Se invece hai bisogno di un chiarimento o vuoi farmi una domanda specifica scrivimi un commento.

Un saluto!

ALCUNI RIFERIMENTI

https://www.apa.org/news/press/releases/2014/02/teen-stress
– How to help your child overcome stage fright. (n.d.) New Kids Center. Retrieved from http://www.newkidscenter.com/how-to-help-a-child-with-stage-fright.html
– Rajkumar, R. P. & Kumaran, A. K. (2015). Depression and anxiety in men with sexual dysfunction: A retrospective study. Comprehensive Psychiatry, 60(1), 114-118. Retrieved from https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25818906
– Stage fright: How to help kids with performance anxiety. (2016). Today’s Parent. Retrieved from https://www.todaysparent.com/kids/kids-health/performance-anxiety-2
– Stein, M.B., Walker, J.R., Forde, D.R. (1994). Setting diagnostic thresholds for social phobia: Considerations from a community survey of social anxiety. American Journal of Psychiatry, 151, 408-412.

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5 commenti
  1. Astrua
    Astrua dice:

    Buongiorno Francesco,
    Quando devo parlare in pubblico, dimentico il discorso , avviene da sempre, avevo difficoltà a raccontare, avevo dei pessimimi voti, ho faticato molto. In realtà se non mi concentro, anche durante a delle conversazioni amichevoli, non mi spiego bene, perdo il filo del discorso…La modalità di lavoro attuale, mi tranquillizza un po’ ma l’ansia la sento sempre dentro di me, sono brava nel mio lavoro ma non sono efficace nel comunicarlo. Durante i meet sono talmente tesa che non comprendo neppure bene le domande e dimentico … ho provato a registrare per correggere i miei errori, ma mi creda non ho il coraggio di riascoltarli per paura di alimentare la mia insicurezza. Non so cosa fare per aiutarmi. Grazie

    Rispondi
  2. Federico
    Federico dice:

    Bell’articolo ,come sempre del resto. Tanti contenuti sono molto utili ,non sempre l’ansia da prestazione è pero’ legata a dimostrare un qualcosa, ma a esigenze di sopravvivenza, ovvero che se in determinate situazioni non si raggiungono obiettivi prefissati, dovendo gestire carriera ed esigenze familiari, ci si potrebbe trovare in guai seri .Personalmente tendo ad agire un po’ come quegli aerei che per raggiungere la spinta per il decollo necessitano di tenere frenati i motori e una certa rabbia competitiva crea lo stimolo necessario; non credo faccia molto bene, ma in determinate situazioni e in alcune professioni potrebbe risultare il male necessario. Grazie.

    Rispondi

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