Serenità Interiore:
Come raggiungerla in maniera stabile

serenità
  • Ti è mai capitato di chiederti in cosa consista la serenità interiore?

  • Cosa la differenzia dal concetto di felicità?

  • E come la si possa raggiungere in maniera stabile e duratura?

Bene!

Perché sono proprio le domande alle quali cercherò di rispondere nell’articolo di oggi.

Ti parlerò dapprima di felicità per poi andare ad approfondire la differenza tra felicità e serenità, riflettendo su quale delle 2 sia più sostenibile.

E come sempre ti darò degli spunti pratici, sostenuti da evidenze scientifiche, per poter essere sereno nella tua vita.

Sei pronto?

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CHE COS’È LA FELICITÀ?
UNA DEFINIZIONE

Tanta gente si pone la domanda:

come posso essere felice?

Ed è da qui che voglio partire:

La felicità riguarda come ti senti. Adesso. In questo momento.

È piacevole essere te al momento? Se sì, sei felice.

Può essere meglio descritta come un’emozione: un’esperienza momentanea che è piacevole, fa sentire molto bene e che rilascia una massiccia dose di dopamina.

Il rovescio della medaglia (uno di questi) è che scompare piuttosto rapidamente.

Considerando questa definizione, ci si può sentire felici nel momento ma non esserlo in profondità: ad es. si possono provare emozioni positive, ma non sentirsi soddisfatti o provare una gran quantità di tristezza o emozioni negative.

Ciò significa anche che la felicità è altamente soggettiva e varia da individuo a individuo: gli obiettivi di una persona possono essere completamente diversi da quelli di un’altra.

E allora cosa ti rende felice?

Quando hai una promozione sei felice. Quando esci con il tuo ragazzo ti senti bene. La stessa cosa succede quando guardi la tua serie preferita.

Insomma, tutte le esperienze che ti fanno sentire bene al momento ti portano una sensazione piacevole.

Sarai d’accordo con me:
Siamo una società focalizzata sulla ricerca del piacere: la maggior parte di noi spende la sua energia nel ricercare il piacere e nell’evitare il dolore.

E spera, facendo così, di essere felice.

Ma andando in profondità a molti sfugge un elemento importante.

Il piacere è solo una sensazione momentanea che viene da qualcosa di esterno (es. un buon cibo, una vincita, il sesso ecc.) ed ha a che fare con i nostri sensi.

Questo tipo di felicità non dura a lungo perché deriva dagli eventi e dalle esperienze esterne (a volte anche persone come nella Dipendenza Affettiva)

Come risultato, si diventa dipendenti da queste esperienze e c’è sempre più bisogno di provare sensazioni di felicità di breve durata.

persone al cellulare

Ma non ci si ferma qui:

molte persone oggi pensano alla vita come a una gara nella quale bisogna essere i migliori in tutto: si punta ad avere più soldi, una casa più grande, un lavoro migliore ecc.

Nel momento in cui si raggiunge una cosa, la gara ricomincia alla ricerca di quella successiva. Si diventa schiavi del trend del momento o ci si confronta sempre con chi possiede di più.

Questa strada porta molte persone a pensare che quando avranno raggiunto il loro stile di vita ideale saranno finalmente soddisfatte.

La realtà è che raramente ci si permette di rilassarsi e di pensare a ciò che si è già raggiunto.

In questo senso, le ricerche hanno mostrato che le persone che focalizzano le loro energie su piaceri materiali e superficiali finiscono per essere più ansiose, instabili emotivamente e meno serene nel lungo periodo.

Il piacere è la forma più superficiale di soddisfazione e anche la più semplice. Ed è anche quella che utilizziamo per distrarci da noi stessi.

Ecco perché molta gente, nonostante possa avere tutto ciò che desidera nel mondo esterno, ha una profonda sensazione di mancanza.

CHE COS’È LA SERENITÀ E
QUALI NE SONO I BENEFICI?

Qual è il significato della parola “Serenità”?

Essere sereni deriva dall’essere felici con quello che si ha, chi si è o dove si è. Significa semplicemente riuscire ad apprezzare ciò che hai o dove sei nella tua vita.

Ciò non significa che ci sia l’assenza di desiderio, ma che sei soddisfatto nel presente.

Ma andiamo più in profondità e vediamo innanzitutto quali sono alcuni dei benefici che si possono ottenere ricercando la serenità:

1) Pace della mente

La ricerca della serenità passa necessariamente per la pace della mente. Ho già sottolineato, in alcuni articoli precedenti, l’importanza della meditazione (in particolare Mindfulness) per ritrovare un contatto con il momento presente e con la sensazione di pace interiore.

Essere sereni include anche l’essere in pace con il presente.

Se non sei in pace con ciò che hai ottenuto finora nella tua vita, sarà molto difficile essere motivato per raggiungere un futuro migliore. È fondamentale accettare il nostro punto di partenza per poter raggiungere ciò che desideriamo.

2) Soddisfazione

La serenità non può non includere un profondo senso di soddisfazione.

Quando sei soddisfatto del presente tendi anche a lasciar andare la tendenza spesso dolorosa a ricercare proprio ciò che non hai. E questo favorisce l’accettazione.

Essere grato per tutto ciò che hai invece di spendere la maggior parte del tempo a pensare a cosa non hai (o non puoi avere) può renderti la vita molto più soddisfacente.

Essere soddisfatto significa anche non ricercare costantemente nuove cose da ottenere (o comprare). Significa che i tuoi bisogni sono soddisfatti, la tua mente comincia a vedere il bello della vita e passi i tuoi giorni a fare cose che ami.

La soddisfazione avviene anche quando le nostre passate decisioni hanno un impatto positivo sulla nostra vita attuale.

ragazza soddisfatta con fiori

3) Relazioni più forti

Quando permetti a te stesso di essere soddisfatto, stai anche dicendo che puoi accettare gli altri così come sono.

Accettare gli altri, compresi i loro difetti, ti permette di sperimentare sentimenti più profondi nelle relazioni e di renderle più forti.

Ti può aiutare ad arricchirle con fiducia e apprezzamento e a promuovere una maggiore crescita.

4) Distinguere tra desideri e bisogni

Quando sei sereno e soddisfatto, potresti non aver bisogno di nient’altro se non di quello che già hai. L’abbondanza che hai nel presente è abbastanza per avere una vita sana.

Se i tuoi bisogni sono soddisfatti puoi focalizzarti così sui tuoi desideri reali.

E scoprire che la gioia non deriva necessariamente da cose materiali, ma da dentro.

5) Semplicità

Quando sei in grado di distinguere i tuoi desideri dai tuoi bisogni, smetti di sovraccaricare te stesso e tendi ad alleviare lo stress del volere sempre di più.

La serenità non può che passare per una maggiore semplicità: ti aiuta ad apprezzare ciò che hai e a dare importanza anche alle piccole cose.

A volte una condizione di salute mentale può rendere più difficile raggiungere il poter essere sereni e la pace interiore. In questi casi la terapia può aiutarti.

SERENITÀ O FELICITÀ?
A COSA DOVREMMO PUNTARE?

La felicità (come abbiamo visto) è definita come l’esperienza di pensieri positivi, sensazioni di benessere e piacere. È un’esperienza di picco e a breve termine.

La serenità è invece definita come una sensazione a lungo termine di soddisfazione, gratitudine e pienezza interiore.

Considerando ciò, se preferisci la felicità devi considerare che porta a benefici immediati ma a breve termine. Se invece scegli la serenità, non avrai benefici immediati ma gli effetti saranno a lungo termine.

agazza seduta pensierosa

Prima di passare al paragrafo successivo vorrei lasciarti con una domanda:

  • a cosa vuoi puntare alla serenità o alla felicità?

Ad essere totalmente sincero posso dire di non aver mai conosciuto nessuno che è genuinamente felice tutto il tempo. Al contrario, ho conosciuto persone che sono serene e soddisfatte anche per periodi molto lunghi.

La scelta sta a te.

Mi segui ancora?

Bene!

Perché siamo finalmente arrivati all’ultima parte dell’articolo, nella quale ti darò alcuni spunti su cui riflettere e dei passi pratici da seguire per cominciare il tuo viaggio verso la serenità.

Andiamo avanti..

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COME TROVARE (DAVVERO) LA SERENITÀ

Non c’è modo di spiegare l’enorme cambiamento che accade quando impari ad accettare chi sei, quando riesci a dire a te stesso che vai bene così come sei, che ami tutto di te.

Cominci a smetterla di criticarti, sei una persona migliore con cui stare e ora puoi cominciare realmente ad aiutare gli altri.

La differenza non è necessariamente nelle circostanze esterne, ma nel modo in cui le affronti e nel rapporto che hai con te stesso.

Pensaci:

La mentalità dell’attesa della felicità è un ciclo infinito: ottieni un lavoro migliore e subito ricerchi qualcos’altro, hai una casa più bella e ti focalizzi su quella del tuo vicino, provi a cambiare il tuo partner e subito ti ritrovi a cercare altre cose che non vanno.

Questa è la ragione per la quale provare ad essere felici ci rende infelici: ricerchiamo sempre un Sé Ideale che incarna ciò che vorremmo o dovremmo essere. Se non ci sentiamo allineati con le qualità di questo Sé e finiamo per sentirci tristi e miserabili.

Ma questo ideale è raramente orientato all’accettazione di noi stessi.

Dove cominciare a cercare la serenità?

Vediamo ora quali possono essere alcuni punti importanti da considerare se si vuole imparare a sentirsi soddisfatti e sereni con se stessi:

1) Immagine di Sé

Tendiamo a confrontare noi stessi con le immagini di perfezione che abbiamo nella nostra mente (derivanti dalle star in TV, riviste, altre persone) e finiamo sempre per perdere.

Ma dobbiamo ricordare che queste immagini non sono reali: sono ideali immaginari.

Quando lasciamo andare questa immagine di perfezione, possiamo realizzare che siamo già esattamente dove dovremmo essere. Se ci restiamo attaccati finiamo a vivere continuamente sentimenti di inadeguatezza e bassa autostima.

ragazza allo specchio

2) Relazioni

Se puoi essere sereno con te stesso, potrai essere al contempo un buon amico, partner o genitore.

Se sei in grado di accettare te stesso, con tutti i tuoi difetti, potrai fare lo stesso con gli altri.

Le relazioni migliorano quando anche gli altri riescono ad essere soddisfatti di loro stessi attraverso il tuo esempio.

3) Salute

Gran parte della mancanza di salute nella nostra cultura deriva dal non essere soddisfatti con noi stessi: utilizziamo il cibo spazzatura per confortarci, evitiamo di allenarci perché non abbiamo voglia, usiamo varie distrazioni pur di non trovare la pace in noi stessi.

La salute del corpo è strettamente connessa alla salute della mente.

4) Possedimenti

Anche la grande quantità di beni materiali nelle nostre vite deriva da un senso di infelicità: compriamo cose perché pensiamo che ci daranno serenità, sicurezza o validazione da parte degli altri.

Ma quando siamo soddisfatti e sereni con noi stessi possiamo renderci conto che non abbiamo bisogno di questo e possiamo disfarcene.

5) Essere sempre indaffarati

Molta della nostra tendenza ad essere sempre indaffarati deriva dalla paura che dovremmo fare di più, che potremmo perdere qualcosa o che non siamo abbastanza.

Ma la realtà è che siamo abbastanza così come siamo.

Questo significa che possiamo lasciar andare tutto questo bisogno di essere costantemente attivi e focalizzare di più il nostro tempo su ciò che amiamo e che ci dà un senso di pienezza.

Questi punti sono importanti, ma se vogliamo cominciare davvero a ricercare la serenità non possiamo evitare un altro elemento fondamentale:

Il nostro dolore.

L’importanza del dolore per poter essere sereni

Il dolore è la costante universale della condizione umana.

Nella strada per raggiungere la serenità non possiamo non considerarlo: sono infatti le sofferenze, i lutti, i traumi, il dolore e lo stress della vita quotidiana che ci rendono ciò che siamo.

Pertanto ogni tentativo di evitarlo o di proteggersi non fa che peggiorare la situazione.

Se cerchi di eliminarlo aumenti la tua sensibilità alla sofferenza, invece che alleviarla.

Il dolore è l’esperienza della vita stessa: le emozioni positive sono la temporanea rimozione del dolore, quelle negative il temporaneo aumento.

ragazza che soffre

Ciò significa che rimuoverlo equivale ad addormentare tutte le emozioni e a rischiare di sviluppare varie problematiche di salute mentale (es. ansia, depressione)

La realtà è che le cose brutte accadono, le persone ci deludono, si fanno errori e le emozioni negative emergono. Questo è perfettamente normale, fa parte della vita.

Il fallimento nel raggiungere le nostre aspettative non è antitetico all’essere sereni: la capacità di fallire e apprezzare comunque l’esperienza è un elemento fondamentale per esserlo.

Ma come può il dolore essere un veicolo per essere sereni?

Vediamo alcuni punti.

1. Il dolore ti aiuta a riconoscere gli attimi di felicità.

Se ti senti felice tutto il tempo non puoi riconoscere la felicità. A volte è necessario sperimentare l’estremità opposta dello spettro per poter veramente riconoscere e apprezzare le cose belle.

2. Il sollievo dal dolore aumenta il piacere.

Il dolore non è piacevole, ma il sollievo da esso si. Molti studi hanno mostrato che quando il dolore va via si sperimenta un piacere maggiore rispetto alla situazione precedente il dolore stesso.

3. Il dolore forma legami sociali.

È molto più semplice relazionarsi agli altri quando c’è condivisione degli stessi eventi dolorosi. Il dolore promuove l’empatia che è essenziale per sviluppare le connessioni sociali. Questo legame tende spesso a incrementare anche la cooperazione.

4. Il dolore ti dà il permesso di ricompensarti.

Dopo aver sofferto a lungo è molto più semplice essere clementi con noi stessi e ricompensarci. È più facile darci il permesso di godere della ricompensa.

5. Non aver paura del dolore

C’è grande verità nel detto “il dolore è inevitabile, la sofferenza è opzionale“.

Il segreto di vivere una vita serena implica anche il credere di avere abbastanza forza mentale per abbracciare il dolore e imparare da esso.

Accettarlo pienamente.

10 (+1) PASSI PER RAGGIUNGERE E
MANTENERE LA SERENITÀ

La prima cosa da fare se si vuole trovare e mantenere la serenità è quella di fare il punto della situazione. Vediamo 10 (+1) punti da considerare:

1) Imposta obiettivi realistici di ciò che vuoi e permetti a te stesso di immaginare come sarebbe e come ti sentiresti

Questo può motivarti a cambiare: troppo spesso infatti evitiamo di pensare al raggiungimento dei nostri obiettivi per la paura di rimanere delusi se non li raggiungiamo subito.

2) Scegli attività che ami fare

Può essere qualsiasi cosa: da uno sport, a un hobby, all’ascoltare musica, viaggiare o semplicemente guardare un film. Può essere qualcosa fatto con gli altri o da solo. Se puoi scegliere di fare ciò che ami non potrai che sentirti più sereno.

ragazza che dipinge

3) Scegli di essere autentico, di farti vedere per chi sei e non per come gli altri pensano che dovresti essere

Essere vero con te stesso e in linea con i tuoi valori è un lavoro continuo e costante ma è ciò che può darti realmente un senso di pace, pienezza interiore e serenità.

4) Dedica del tempo ad apprezzare ciò che di buono hai nella tua vita

Ritorniamo all’importanza della gratitudine.

Essere grato per le cose che hai può portarti in uno stato mentale nel quale puoi renderti conto che le cose non sono così negative come pensi.

Il modo più semplice di esprimere la gratitudine è quello di sederti e scrivere le cose per cui sei grato.

Ovviamente ci sono cose che ti mancano e che vorresti. Ciò è perfettamente normale. Ma troppo spesso tendiamo a focalizzarci solo su queste, perdendoci ciò che di buono già abbiamo.

5) Cerca le piccole cose che possono darti semplici gioie

Ciò potrebbe includere situazioni molto semplici come l’osservare un tramonto o un panorama, meditare, fare una passeggiata. Qualunque sia questa attività prova a prenderti una pausa, respira profondamente e permetti a te stesso di essere nel momento presente senza distrazioni.

6) Chiediti cosa dà un significato e uno scopo alla tua vita

Il tuo scopo è proprio ciò che è profondamente importante per te. Non è legato a come gli altri ti vedono. Se riesci a identificarlo e a seguirlo la tua vita può arricchirsi e darti un senso di soddisfazione senza eguali.

Può volerci tempo ma non ne vale la pena?

7) Trova le cose che ti fanno sentire fiero di te stesso

Ci è molto facile criticarci, molto meno chiederci:

  • “Cosa ho fatto di buono?”
  • “In cosa sono realmente bravo?”
  • “Cosa c’è di amabile in me?”

Prova a rispondere a queste domande e a prestarci attenzione.

8) Accetta le tue imperfezioni e i tuoi difetti e non confrontarti con gli altri

La perfezione è un’idealizzazione. È qualcosa a cui si aspira ma non si raggiunge mai.

Qualunque sia il tuo concetto di “perfetto” è comunque un concetto imperfetto.

Ricordati che ci sarà sempre qualcuno migliore di te in qualcosa. Non è importante e non devi vergognartene.

Sviluppa compassione nei tuoi confronti e cerca di comprenderti a fondo.

Nessuno è perfetto: ciò fa parte dell’essere umani.

ragazza cuore

9) Passa il tempo con le persone che ti fanno stare bene

Non finirò mai di ripetere l’importanza che hanno le persone di cui ti circondi. Queste possono migliorare il tuo umore, aiutarti nei periodi di difficoltà e comprenderti quando tendi a criticarti troppo.

10) Dai a te stesso il permesso di fermarti, respirare e essere felice e soddisfatto proprio in questo momento.

Se vuoi imparare come fare ti consiglio la meditazione Mindfulness (ne ho già parlato poco sopra).

11) Permetti a te stesso di essere aperto al cambiamento. Sii flessibile

La possibilità di essere aperto ai cambiamenti ti permette di scoprire nuove strade per essere sereno.

Essere troppo rigido nel definire te stesso e gli altri non fa che peggiorare il tuo stato d’animo.

CONCLUSIONE

Bene!

Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo!

Spero ti abbia chiarito meglio tutti i tuoi dubbi riguardo questo argomento e ti abbia dato delle strategie da poter seguire per poter essere sereno nella tua vita.

Ovviamente la vita è fatta di alti e bassi e non si possono sempre sperimentare emozioni positive.

Ecco perché nell’articolo ho sottolineato anche l’importanza del dolore.

Come sempre se hai dubbi o domande puoi lasciarmi un commento. Se invece hai bisogno di contattarmi per una consulenza puoi farlo qui.

Un saluto!

ALCUNI RIFERIMENTI

https://psychcentral.com/blog/how-do-you-find-your-happiness/
https://www.psychologytoday.com/intl/blog/what-mentally-strong-people-dont-do/201511/5-reasons-you-have-accept-pain-if-you-want-be-happy
https://www.researchgate.net/publication/232521938_Sustainable_Happiness_How_Happiness_Studies_Can_Contribute_to_a_More_Sustainable_Future
– Boorstein, S. (2007). Happiness Is An Inside Job: Practicing For A Joyful Life, Ballentine Books, NY.
– Gilbert, D. (2006). Stumbling on Happiness, Vintage Books, New York NY.
– Griffin, J. (2007). What Do Happiness Studies Study?. J Happiness Stud, 8, 139–148
– Ricard, M., Goleman, D. (2006). Happiness: A Guide to Developing Life’s Most Important Skill, Little Brown, NY.

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11 commenti
  1. Dany
    Dany dice:

    Salve. La ricerca del piacere è istintiva. Non possiamo annullarla con processi razionali, al massimo si può leggermente attenuare, ma con fatica. Ci siamo e Pluto grazie alla ricerca della dopamina. Noi saremo sempre insoddisfatti, è naturale che sia così. Si può puntare a provare continuamente nuove esperienze, senza diventarne dipendenti. Dobbiamo continuamente cambiare punti di vista ed esperienze. Ma rimarremo comunque sempre insoddisfatti.

    Rispondi
  2. Filippo
    Filippo dice:

    Sono d’accordo con lei quando scrive: “Siamo una società focalizzata sulla ricerca del piacere: la maggior parte di noi spende la sua energia nel ricercare il piacere e nell’evitare il dolore. E spera, facendo così, di essere felice”

    Purtroppo questo è ciò che viene insegnato ai giovani oggi…. e ci ritroveremo sempre più con adulti insoddisfatti e alla ricerca della felicità e non della serenità.

    Un uomo del passato scrisse: “Chi semina per la sua carne, dalla sua carne raccoglierà rovina; ma chi semina per lo spirito, dallo spirito raccoglierà la vita eterna”.

    Ho trovato belli ed utili i suoi consigli.

    Rispondi
  3. Sara
    Sara dice:

    Complimenti per gli articoli. Sempre molto dettagliati ed esaustivi. La cosa che mi piace di più nel leggerli e trovare la spiegazione le cause ma anche le soluzioni. Sono di ottimo aiuto e uno slancio in più per chi vorrebbe migliorare certi aspetti della propria vita! Li leggo veramente con piacere!

    Rispondi
  4. Monica
    Monica dice:

    Non mi interessano le cose materiali né le accumulo (posseggo l’essenziale) né invidio chi ha più cose.
    L’unica cosa che vorrei è la cosa più importante che si possa volere….dei figli.
    Purtroppo non arrivano (proviamo da anni e abbiamo fatto tutti gli accertamenti) e la mia età (45) non aiuta.
    Quando perdi una cosa come questa, niente ha più senso e non ti importa più niente delle poche cose che hai, non interessa “essere grato” per ciò che hai.
    Il dolore per la perdita di un figlio mai arrivato è qualcosa di devastante. Non si può più essere sereni.
    Per quanto la mia psicoterapeuta ci provi, non posso più essere tranquilla.

    Rispondi
    • stefania
      stefania dice:

      personalmente ho avuto cinque figli naturali + tre acquisiti + 1 in affido per un anno ed il sentimento che ho provato non è mai stato diversificato….un figlio non è mai un soggetto di proprietà esclusiva, ma un essere umano che prepari a vivere la sua vita futura e poco importa se lo hai partorito o meno……e l’emozione di una loro risata di felicità per un qualcosa che hai loro regalato (e non parlo di beni materiali) è la più grande soddisfazione che si possa ricevere
      Il “dolore” che lei prova e che definisce devastante lo vive per se stessa, e non per la mancanza di essere madre, perchè madre lo può essere anche senza procreare

      Rispondi
  5. Simona
    Simona dice:

    Grazie Dottore per i suoi consigli, sono pienamente d’accordo con Lei, bisogna prima comprendersi, essere consapevoli dei nostri pregi, difetti, capacità e amarsi, accettarsi e accettare ciò che abbiamo per essere in grado di farlo con gli altri e raggiungere lo stato di calma interiore, quella serenità che rende tutto più chiaro, ci aiuta a comprendere e ad accettare il dolore che fa parte della vita. Le sue parole hanno dato più convinzione a ciò che penso. Grazie ancora e alla prossima lettura.

    Rispondi

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