Manie di Persecuzione e Paranoie:
Perché ti stanno distruggendo la vita

manie di persecuzione
Ultimo Aggiornamento: 1 Giugno 2023 di Francesco Minelli
  • Ti ritrovi spesso a pensare che gli altri ce l’hanno con te?

  • o magari che ti stanno mentendo o parlando alle spalle?

  • e perciò tendi ad essere sensibile alle critiche o ad isolarti?

Allora potresti soffrire delle cosiddette “manie di persecuzione” o paranoie.

Sarai d’accordo con me:

Avere a che fare con questo tipo di pensieri e sensazioni può letteralmente distruggere la tua vita sociale ed affettiva. E col tempo tende sempre più a peggiorare.

Ecco perché oggi ti parlerò di cosa sono, di come si manifestano, delle cause e di come distinguere un comportamento normale da uno patologico.

Ma soprattutto ti fornirò delle strategie pratiche per acquisire maggiore consapevolezza così da poterli gestire ed affrontare.

Al solito sottolineo che tutto ciò che è scritto nell’articolo non va utilizzato per fare un’autodiagnosi, la quale può esser fatta solo da un professionista esperto.

Sei pronto?

Cominciamo…

Come sempre ti invito a condividere questo articolo sui social per potermi aiutare a far conoscere questi concetti a più persone possibili. Per te è solo un click, ma per chi ne soffre può essere un aiuto concreto. Ti ringrazio!

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO:

Indice dei contenuti

Preferisci i miei contenuti in formato video?

ISCRIVITI AL MIO CANALE

COSA SI INTENDE PER MANIE DI PERSECUZIONE
E PARANOIE (O PENSIERI PARANOICI)?

Le manie di persecuzione sono convinzioni false, persistenti e inquietanti secondo le quali l’individuo (o qualcuno a lui vicino) sta per essere danneggiato, attaccato o maltrattato da altri in qualche modo (es. venire spiati). La mania si manifesta come una falsa credenza che persiste nonostante le prove contrarie.

Ciò significa che si tende a vivere la propria vita dalla prospettiva distorta secondo la quale gli altri hanno cattive intenzioni e “vogliono fartela alle spalle“. Vere e proprie manie persecutorie (che nei casi gravi possono anche essere sintomo di Schizofrenia).

Detto in parole povere:

La paranoia si riferisce al sentire e pensare di essere costantemente sotto una minaccia anche quando non c’è evidenza di ciò nella realtà.

Questi pensieri possono anche manifestarsi sotto forma di deliri persecutori.

pensieri paranoici

I pensieri paranoici si presentano spesso anche come sospetti esagerati. Ad esempio, qualcuno ha fatto un commento sgradevole su di te una volta e ciò ti porta a pensare che tutti ti odino. Queste manifestazioni sono un tipo particolare di pensieri ansiosi: l’ansia può essere causa di paranoia e viceversa.

Le tue paure si amplificano e tutti quelli che incontri vengono trascinati in questa rete.

Diventi il centro di un universo minaccioso da cui senti di doverti sempre proteggere.

QUALI SONO LE CAUSE PRINCIPALI
DELLE MANIE DI PERSECUZIONE?

Le manie di persecuzione sono una forma di paranoia. Sono spesso riscontrate nella schizofrenia e in altre malattie mentali, come il disturbo schizoaffettivo e il disturbo da stress post-traumatico.

Tra le cause principali troviamo:

  • Schizofrenia, un diverso tipo di disturbo psicotico
  • Malattia di Alzheimer
  • Demenza
  • Epilessia
  • Disturbo ossessivo-compulsivo
  • Intossicazione da droghe.

Ma esiste anche un’altra teoria:

La paranoia e le manie di persecuzione possono essere un tratto appreso nel proprio ambiente di sviluppo.

Un bambino cresciuto in un ambiente dove le manie di persecuzione sono comuni può crescere guardando il mondo attraverso le lenti della sospettosità.

Tutte le esperienze che lo hanno lasciato con un senso di impotenza possono portarlo a sviluppare una profonda credenza che gli altri sono cattivi e faranno comunque del male.

Sicuramente una situazione molto triste per un bambino.

Vediamo quindi altre cause più specifiche:

1) Esperienze di vita: è più probabile che si verifichino pensieri paranoici quando ci si trova in situazioni stressanti che possono portare a sentirsi male con se stessi. Ad es. se sei vittima di bullismo o mobbing sul lavoro potresti sviluppare delle manie persecutorie che potrebbero trasformarsi in paranoia.

2) Esperienze durante l’infanzia: traumi o abusi possono averti portato a pensare che il mondo è minaccioso e non ci si può fidare di nessuno. Esistono anche alcuni studi che hanno individuato delle cause ereditarie.

3) Salute Mentale: se soffri di ansia, depressione o bassa autostima potresti ritrovarti ad avere pensieri paranoici o persecutori. La paranoia è infatti un sintomo di molti problemi di salute mentale. Alcune persone hanno convinzioni deliranti come parti di episodi di psicosi.

Modello delle Manie persecutorie

Oltre a queste cause specifiche, i ricercatori hanno individuato alcuni fattori di rischio che possono predire lo sviluppo di pensieri paranoici:

  • avere esperienze o sentimenti confusi o sconvolgenti che non si possono facilmente spiegare.
  • bassa autostima o sensazione che gli altri possano criticarti o rifiutarti (vergogna tossica)
  • il modo in cui pensi: soprattutto se hai difficoltà a cambiare idea e rigidità.
  • se sei isolato o tendi ad isolarti.

Bene, dopo aver visto le cause più comuni andiamo adesso a vedere quali ne sono i sintomi e in che disturbi si possono manifestare pensieri paranoici e manie.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA PARANOIA E IN CHE DISTURBI SI MANIFESTANO I PENSIERI PARANOICI?

I sintomi di questo disturbo includono estrema paranoia, paura e preoccupazioni riguardo possibili imminenti minacce, anche se queste risultano infondate o poco probabili. Il sintomo principale consiste nella convinzione secondo la quale gli altri intendano nuocere o possano accusare di aver commesso qualcosa di orribile che non si è mai verificato.

Ma ti starai chiedendo:

In che modo si manifestano in pratica questi comportamenti, come e in che contesti?

Ecco i sintomi specifici: 

  • temere le situazioni ordinarie
  • sentirsi seguiti o pedinati.
  • forte ipersensibilità alle critiche
  • sentirsi minacciati senza motivo
  • rivolgersi frequentemente alle autorità
  • sentirsi ingannati
  • estrema angoscia
  • difficoltà a fidarsi di chiunque
  • eccessiva preoccupazione costante
  • ricerca costante di sicurezza

ragazza sola

Questi comportamenti sono spesso accompagnati ad emozioni quali: rabbia, ansia e umore depresso. Non tutti sono tipici della paranoia, ma possono manifestarsi anche in altri disturbi come la psicosi, il disturbo bipolare, borderline e i disturbi deliranti.

Bisogna sempre fare attenzione a distinguere accuratamente i vari disturbi per valutarne la gravità. Ciò ovviamente può esser fatto solo da un professionista della salute mentale.

La sospettosità ha più probabilità di essere paranoide se:

  • nessun altro condivide quel tipo di pensiero.
  • non ci sono prove certe che quel pensiero sia reale.
  • ci sono varie prove contro.
  • il pensiero permane nonostante le rassicurazioni degli altri.
  • i sospetti si basano su sentimenti ed eventi ambigui.

Come capire se le paranoie diventano un problema di salute mentale?

Le paranoie possono essere sintomi di alcuni problemi di salute mentale e non una diagnosi in sé. I pensieri paranoici possono passare da essere molto lievi a molto gravi e ciò può dipendere da vari fattori:

  • da quanto credi a questi pensieri
  • ai tipi di pensieri che fai e quanto spesso
  • a quanto ti turbano
  • a quanto interferiscono con la tua vita quotidiana.

Quasi ognuno di noi sperimenta pensieri paranoici in particolari momenti della vita: ciò è perfettamente normale. Quando però il disturbo diventa grave (paranoia clinica o deliri persecutori) queste manie diventano costanti e interferiscono in tutti i rapporti interpersonali.

Diventano praticamente ingestibili ed impediscono di vivere serenamente.

Chi soffre di manie di persecuzione è pericoloso?

La violenza è possibile ma non è comune. Alcuni studi hanno mostrato che una caratteristica cruciale può predire i comportamenti violenti: la rabbia. Se le manie innescano la rabbia, allora è più probabile che l’individuo possa diventare aggressivo o violento.

Nella stragrande maggioranza l’individuo mantiene una consapevolezza dei propri comportamenti e tende ad aggredire soprattutto verbalmente o praticando il distacco. Nei casi di gelosia è possibile anche avere reazioni violente, ma di solito oltre a questo tipo di pensieri ci sono altre problematiche psicologiche o psichiatriche.

Se hai il dubbio che qualcuno che conosci possa essere pericoloso, allora rivolgiti ad uno specialista psichiatra o psicoterapeuta.

Saprà darti sicuramente maggiori informazioni.

Quali sono i problemi di salute mentale correlati?

Le paranoie e le manie persecutorie sono sintomi correlati a differenti disturbi di salute mentale.

I più comuni sono i disturbi ansiosi, le fobie, il disturbo depressivo maggiore ed i comportamenti di dipendenza tra cui alcolismo e uso di droghe.

Vari studi hanno trovato correlazioni anche con il Disturbo da Stress Post-Traumatico.

Le troviamo anche come sintomi di disturbi quali:

  • Disturbo di personalità paranoide
  • Psicosi
  • Schizofrenia paranoide
  • Disturbo schizoaffettivo
  • Disturbo delirante di tipo paranoide (nel quale si manifestano deliri legati all’essere danneggiati dagli altri e manie di persecuzione)
  • Ansia sociale

ragazza con pensieri paranoici

Qual è il trattamento più indicato per questa patologia?

La domanda ovvia a questo punto è:

“Dottore ma si guarisce dalle manie di persecuzione?”

Le manie di persecuzione possono essere gestite tramite terapia e farmaci, ma il trattamento è spesso complesso e richiede continuità. La ricerca indica che la psicoterapia, unita al sostegno farmacologico costituisce la forma di trattamento più efficace.

Il trattamento è complicato dal fatto che le persone con questi disturbi raramente si fidano di qualcuno, in particolare medici o terapeuti, e non sono molto propense a cercare aiuto.

Eppure la psicoterapia, se si riesce ad instaurare un legame di fiducia, è il metodo più efficace e il trattamento di scelta.

Attraverso la terapia si può:

  • aiutare l’individuo ad imparare come comportarsi e come affrontare il disturbo.
  • aiutarlo ad imparare a comunicare con gli altri nelle situazioni sociali.
  • aiutarlo a ridurre i pensieri paranoici e le emozioni collegate.

Anche il trattamento farmacologico può essere utile, specialmente se la persona con questo disturbo ha altre condizioni correlate come depressione o disturbi d’ansia.

I farmaci più comuni sono:

  • antidepressivi
  • benzodiazepine
  • antipsicotici

Mi segui ancora?

Bene.

Perché siamo arrivati finalmente alla parte pratica, nella quale ti darò strumenti da utilizzare fin da subito per affrontare, mettere in discussione e lavorare sui tuoi pensieri paranoici.

facebook gruppo articoli

Entra a far parte della mia community ufficiale su Facebook.

All’interno potrai condividere la tua storia, farmi domande o confrontarti sui temi psicologici che ti stanno a cuore.

Col tempo è diventato un vero e proprio spazio di ascolto, comprensione e supporto. Unisciti ai 10.000+ membri.

COME AFFRONTARE I PENSIERI PARANOICI
O AIUTARE CHI NE SOFFRE?

Ecco che in questa parte finale voglio fornirti alcuni passi pratici e concreti da utilizzare già da subito

Puoi utilizzare questi passi per valutare te stesso e cercare di gestire le manie, i pensieri paranoici o le convinzioni deliranti.

1) Sfida i tuoi pensieri

Se hai difficoltà a capire se i tuoi pensieri sono o meno giustificati, ho preparato per te alcune domande che puoi farti per fare una sorta di autovalutazione.

Eccole:

  • le altre persone pensano che i miei sospetti siano realistici?
  • ho parlato con gli altri dei miei pensieri? Se no, perché?
  • è possibile che io percepisca la minaccia in maniera esagerata?
  • ci sono prove indiscutibili per i miei sospetti?
  • ci sono prove contrarie ai miei sospetti?
  • ci sono altre possibili spiegazioni di ciò che è successo?
  • le mie preoccupazioni sono basate più su sensazioni che su fatti?
  • i miei sospetti persistono nonostante le rassicurazioni degli altri?

ragazza al sole che pensa

Ponendoti queste domande puoi determinare la probabilità che i tuoi sospetti siano giustificati. Non ci sono regole precise per decidere con certezza se una preoccupazione sia realistica o meno.

La probabilità che le tue paure siano irrealistiche aumenta quanto più senti che:

  • nessun altro condivide le tue opinioni
  • non esistono evidenze indiscutibili a sostegno
  • ci sono prove contrarie ai tuoi sospetti
  • le tue paure permangono nonostante le rassicurazioni degli altri
  • i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni sono basate più su sensazioni che su fatti reali.

2) Prenditi cura di te stesso.

Abbiamo maggiori probabilità di sperimentare pensieri paranoici se siamo stanchi o molto stressati. Quindi assicurati di mangiare in modo sano, goditi un sonno di buona qualità e fai esercizio fisico regolarmente: anche questi fattori hanno un ruolo importante nella tua salute mentale.

Lascia spazio per le cose che ti piacciono: più attività positive avrai nella tua vita, meno avrai pensieri paranoici.

Bere troppo e usare droghe può a volte innescare questi pensieri.

Se pensi che possano essere un fattore, smettili immediatamente.

3) Considera i pro e i contro.

Come abbiamo visto, la paranoia si riferisce alla possibilità di fidarsi o meno di altre persone.

Per comprenderla meglio può essere utile fare una lista dei pro e dei contro sia del fidarsi che del non fidarsi degli altri.

In questo modo potrai avere un’idea più obiettiva di ciò che accade realmente.

4) Condividi le tue paure.

E’ stato dimostrato che le persone che non parlano dei loro pensieri paranoici generalmente li trovano più intensi e dolorosi.

In questo senso, puoi provare a parlare con qualcuno di cui ti fidi ciecamente: ottenere un’altra prospettiva sulle tue preoccupazioni può essere davvero utile.

5) Gestisci le tue preoccupazioni.

La preoccupazione è una reazione molto comune ai pensieri paranoici.

Le persone si preoccupano sia del pericolo sia di cosa significhi avere questi pensieri (es. che stanno diventando matti).

La realtà è che più ci preoccupiamo, più diventiamo ansiosi: l’ansia e la preoccupazione si nutrono di se stesse.

Ho scritto un articolo intero riguardo la gestione dell’ansia, puoi trovarlo qui.

6) Affronta le situazioni o le persone che ti spaventano (a piccoli passi)

Esaminare i tuoi pensieri paranoici implica il cercare e affrontare le situazioni o persone di cui hai paura. Questo può essere piuttosto snervante, quindi devi farlo gradualmente.

Prova a fare una lista di “compiti” e inizia con quelli relativamente facili.

Una volta che ti senti a tuo agio, affronta pian piano compiti più difficili.

7) Prova a lasciar andare questi pensieri

E’ normale avere pensieri e sospetti di tanto in tanto. Non è realistico pensare di poter completamente farne a meno.

Possiamo però migliorare il modo in cui vi facciamo fronte, in particolare quando li riteniamo esagerati.

Il modo migliore per farlo è utilizzando un atteggiamento consapevole.

Prova ad osservarli dall’esterno e a distaccartene. Prova a concentrarti più su ciò che stai facendo, piuttosto che su ciò che stai pensando.

La mindfulness è una disciplina molto utile a questo scopo.

Come aiutare chi soffre di manie di persecuzione?

Se una persona cara soffre di queste manie, non è facile capire come comportarsi e potresti sentirti incerto su cosa sia giusto fare.

Ecco alcuni punti che possono aiutarti:

  • Ascolta. Sebbene possa essere difficile, ascoltare la persona aiuta a farla sentire rispettata e compresa.
  • Evita di contestare o supportare le manie. Quando chi soffre di manie si sente contestato tende a crederci ancora di più. Allo stesso modo, confermare la mania non fa che rinforzarla.
  • Cambia argomento. Il miglior metodo è quello di fornire un punto di vista diverso. Ad esempio, se ci si sente spiati si può fornire un’interpretazione alternativa, come il fatto che quella persona stia andando a comprare qualcosa proprio in quel negozio vicino.
  • Mostra sostegno. È importante essere solidali e non giudicanti, anche quando le manie sono sotto controllo. Fai sapere alla persona che riconosci e sei in grado di ascoltare le emozioni che sta provando.

Ricorda sempre che nei casi gravi è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta e/o psichiatra.

CONCLUSIONE

Siamo finalmente giunti alla conclusione di questo articolo.

Spero possa esserti stato d’aiuto e ti abbia chiarito eventuali dubbi.

Ti invito inoltre ad applicare le strategie e vedere tu stesso i miglioramenti.

Se invece ti rendi conto di non riuscire da solo a gestire i tuoi sintomi puoi tranquillamente contattarmi per una consulenza.

Se hai dubbi o vuoi condividere la tua storia puoi farlo come sempre nei commenti.

Un saluto!

ALCUNI RIFERIMENTI:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3584280/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4108844/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK539855/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26658937

– Diaconescu, A.O. , Hauke, D.J., Borgwardt, S. (2019). Models of persecutory delusions: a mechanistic insight into the early stages of psychosis. Mol Psychiatry, 24(9):1258-1267.
– Freeman, D., Garety, P. A. (2000). Comments on the content of persecutory delusions. Does the definition need clarification? British Journal of Clinical Psychology, 39, 407–414.
– Freeman et al.’s (2002) Model of Persecutory Delusions. From “Testing the Continuum of Delusional Beliefs: An Experimental Study Using Virtual Reality,” by D. Freeman, K. Pugh, N. Vorontsova, A. Antley, and M. Slater, 2010, Journal of Abnormal Psychology, 119(1), p. 84.
– Freeman, D., Garety, P. A. (2004). Paranoia: The Psychology of Persecutory Delusions. Hove: Psychology Press.
– Freeman, Daniel & Garety, Philippa. (2006). Helping patients with paranoid and suspicious thoughts: A cognitive-behavioural approach. Advances in Psychiatric Treatment. 12. 404-415.
– Freeman, D., Garety, P. (2014). Advances in understanding and treating persecutory delusions: a review. Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol, 49(8):1179-89.
– Muriana, E., Verbitz, T. (2017). Se sei paranoico, non sei mai solo! Dalla diffidenza al delirio paranoico, Alpes Italia.
– O’Connor, K., Stip, E., Pelissier, M., Aardema, F., Guay, S., Gaudette, G., Leblanc, V. (2007). Treating delusional disorder: A comparison of cognitive-behavioural therapy and attention placebo control. Canadian Journal of Psychiatry, (52)3, 182-190.

[yasr_visitor_votes]

Potrebbero interessarti anche:

paura di morire
11 commenti
  1. Luisa
    Luisa dice:

    Salve sono Luisa sanyamaria
    Da circa un anno mi comporta in anorrs strana e non riesco a superare questo momento.non riesco a provare indifferenza nei confronti di un vicino.mi piacerebbe essere seguita da una terapista

    Rispondi
  2. Anonimo
    Anonimo dice:

    Ho un problema con mia suocera.. Tutto è iniziato con la nascita di mio figlio.. Lei troppo invadente voleva fare la mamma al posto mio mi faceva sentire sbagliata al punto di odiarla e cercare di allontanata.. Adesso va un po meglio perché mio figlio è più grande e distingue bene la mamma.. Ma cmq resta il fatto che vuole stare al centro dell attenzione e anche abbastanza falsa.. Essendo anche manipolatrice io ho messo una barriera ma non basta io sto in ansia quando la sento parlare.. Poi mi viene di pensarla sempre.. Parla sempre male degli altri. Quando sto a casa sua mi viene mal di testa Come mi devo comportare? Grazie anticipatamente

    Rispondi
  3. Ilenia emme
    Ilenia emme dice:

    Io ne soffro.
    Nel soffro in seguito a Traumi subiti nella vita.
    Però mamma mia è bruttissimo.
    Mi crea problemi anche nella vita sentimentale, che ovviamente non esiste.

    Rispondi
  4. Rosalba
    Rosalba dice:

    Buon pomeriggio, io purtroppo vedo che i miei colleghi si divertono a fare scherzi e a prendere in giro perché sono credulona o al contrario quando rivolgo domande sul nostro gruppo non rispondono.Vorrei un parere grazie Rosalba Di Cesare

    Rispondi
  5. Elisabetta Antonangeli
    Elisabetta Antonangeli dice:

    Purtroppo la persona che conosco, e che penso abbia qualche problema, è convinta che le rubano le password, che le entrano nel suo computer e che le variano o spostano o cancellano ciò che sta scrivendo, che la controllano sul telefonino, che le entrano in casa in sua assenza e le rubano delle carte importanti e le medicine di cui ha bisogno, che la controllano tramite il telefonino, che mettono telecamere dai balconi di fronte, che poi tolgono, e perfino nell’ascensore, che hanno parlato perfino col suo dottore di farla dichiarare malata, che viene spiata dappertutto. Per questo ha cambiato le serrature della porta con aggiunte chiavi sofisticate. Ma anche qui ha da dire: infatti è convinta che chi le ha messo le serrature abbia dato copia delle chiavi ai vicini sospettati. Ha installato l’antifurto collegandolo ai carabianieri ecc. ecc. Ripete sempre che lei non è pazza e da un anno si trova in questa situazione: se non ritrova le cose dove le ha messe o nascoste significa che qualcuno entra nella sua casa. Secondo lei, le hanno sostituito perfino il televisore e le hanno portato via anche il telecomando. Non so come aiutarla perché dice che non è malata. (Prego non mettere questo commento su facebook, grazie).

    Rispondi
    • Lisuz
      Lisuz dice:

      Per le password non so che dire, ma per gli oggetti, consigliale di metterli sempre allo stesso posto, di sforzarsi a metterli allo stesso posto. A me è capitato un po’ di volte di non trovare qualcosa e quindi di pensare ad un furto, ma poi ho ritrovato gli oggetti e mi sono convinta che a volte sono un po’ distratta, magari eseguo azioni in sovrappensiero. Per il resto, dille che non è malata, forse è sotto stress per qualcosa. Anche se è realmente malata, è brutto sentirsi dire “sei malata”. Deve convincersi da sola che qualcosa non va.
      Ciao

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *